Anna Perrotta

nata a Castelcivita (Salerno), vive a Napoli dove conduce le sue attività di formatrice nella didattica innovativa della matematica in parallelo e spesso in simbiosi con le attività di ricerca e conduzione di laboratori e seminari di danza e teatrodanza.  

Fin dagli anni '70 sviluppa il suo interesse per la cultura popolare, in particolare per la musica, la danza, il canto, con le sue prime ricerche sul campo in alcuni paesi del Cilento, estese poi a tutta la Campania, al sud Italia e ad alcune realtà estere. La sua passione per la danza come esigenza vitale, la conduce in un percorso intenso di ricerca, di studio e di formazione con maestri di livello nazionale e internazionale e poi di insegnamento sia nel campo della danza popolare sia in vari settori artistici legati al lavoro sul corpo, ai linguaggi espressivi e alla teatralità.

 Socio fondatore e presidente de “L’intrecciata”, è interessata all’integrazione sinergica delle conoscenze e delle esperienze e in questa ottica conduce laboratori e seminari intensivi incentrati sia sulla conoscenza e la pratica della danza popolare che su aspetti cinetici, di relazione, di consapevolezza corporea e teatralità nella danza.   

Dal 2000 si dedica particolarmente al teatrodanza e approfondisce la sua ricerca sull’integrazione della danza con altre forme artistiche e comunicative realizzando le esperienze: “scenari di danza” danza/racconto; “change” danza/video-arte; “logodanza” danza/parola; “di…segni di danza” danza/disegno. Ideatrice del progetto sperimentale “mathdance, quando la danza incontra la matematica”,  realizza  in questo ambito come coreografa e conduttrice di esperienze di “apertura della scena” al pubblico, gli eventi “in&out”, “structure”, cosmic figures”, “inFinito”, “combinAzioni”. Spesso con il supporto di installazioni di arte contemporanea realizza poi “colori di danza", una nuova versione di “inFinito” e lavori di teatrodanza ispirati a tematiche sociali quali: “Frammenti” sullo sfruttamento selvaggio delle risorse naturali, “Out story” sul rapporto con le “diversità”, “sConfini” sul tentativo di superare, anche attraverso particolari suggestioni matematiche, il dramma dei confini.

A Castelcivita (SA) realizza dal 2013 la versione residenziale del progetto “danzastorie”,  libera trasposizione in danza di racconti della tradizione popolare cilentana, con “La Merica” sull’emigrazione del secolo scorso, “Tupulino capa tosta” rielaborazione di una filastrocca popolare,  “La parola dimenticata”  incontro in parole e musica per la ricerca di parole “dimenticate” del dialetto locale e nel 2016 “Spose”   storia antica e attuale di un matrimonio forzato.

contatti:  anna@intrecciata.it   3333544676

  

Pina Rossetti

Insegnante di Educazione Fisica, poi somaterapeuta, formatasi nelle più moderne tecniche di lavoro corporeo, per 15 anni ha guidato gruppi basati sulla consapevolezza del corpo, il risveglio delle percezioni, il contatto con se stessi. Parallelamente ha coltivato in vario modo la sua passione per la danza. Socio fondatore de L'intrecciata  ha organizzato e partecipato alle attività dell'Intrecciata, in particolare proponendo una sintesi della sua esperenzia nel corso "Sentirsi nella danza".

  

Gabriele D'Ajello Caracciolo

È nato a Napoli dove vive e insegna nella scuola superiore. Fin dagli anni ’70 si è interessato alla cultura popolare e in particolare ai canti, alla musica e ai balli popolari. Dal 1984 inizia lo studio sistematico della danza tradizionale di vari paesi con la collaborazione d’informatori e maestri provenienti dalle zone d’origine delle danze studiate. Nel 1990 collabora alla fondazione de "L'intrecciata" e inizia lo studio e la documentazione audio, video e fotografica, delle danze del meridione d'Italia dedicandosi in particolare allo studio del "ballo sul tamburo" nell’area napoletana. Lo studio della danza si estende poi alla cultura di base che l’ alimenta iniziando un percorso, vissuto in prima persona, attraverso le emozioni di una cultura "altra", ricca di storia e valori sedimentati nel tempo.
Oggi conduce seminari e corsi, sia pratici che teorici, in Italia e all'estero, propone ricerche, scrive articoli, raccoglie documenti nell’archivio personale, progetta materiali sonori e mostre fotografiche.

  

Nicos Canellopulos

Nato ad Atene, dall'anno '84 si occupa di danza popolare a livello di ricerca e di studio; partecipa a numerosi stage, convegni, seminari teorico-pratici sulla danza popolare e sulle tradizioni popolari in generale. Membro dell'Organizzazione Internazionale di Arte Popolare, conduce gruppi di riproposta e seminari intensivi di approfondimento sulle danze tradizionali Greche.